Prospezioni Georadar nel sito “Necropoli Di Sant’Andrea Priu” Bonorva (SS) – Parte 1
Committente
DIREZIONE GENERALE ARCHEOLOGIA BELLE ARTI E PAESAGGIO
Soprintendenza archeologica belle arti e paesaggio per le provincie di Sassari e Nuoro
1. SOMMARIO
Il presente rapporto tecnico è il sunto di una campagna di prospezioni radar effettuate nella Provincia di Sassari, in comune di Bonorva, per conto della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le Province di Sassari e Nuoro (sede in via S.Agostino, Piazza Sant’Agostino, n. 2, Sassari).
Le prospezioni sono state realizzate nel complesso archeologico della Necropoli Di Sant’Andrea Priu a Bonorva (SS), con lo scopo di individuare la possibile esistenza di ulteriori ambienti interrati non indagati e/o la presenza di target significativi utili alla comprensione dello stato di fatto, e utili ad approfondire la conoscenza della struttura archeologica.
2. CENNI STORICI E DESCRIZIONE MORFOLOGICA
Il sito di Sant’Andrea priu in territorio di Bonorva è noto in letteratura per la presenza di una importante necropoli ipogeica a Domus de janas d’impianto Neolitico con riutilizzi e parziali modifiche strutturali che arrivano fino all’epoca medioevale fasi in cui viene realizzata una chiesa rupestre, il sito infatti è conosciuto soprattutto in un ambiente di culto Cristiano con scene dipinte sulle pareti rocciose.
Durante i recenti lavori di valorizzazione e sistemazione del sito sono state messe in luce ulteriori strutture murarie connesse a materiali ceramici ascrivibili al IV e V secolo d. C.
Questi consistono in lacerti murari rettilinei o absidati in blocchi di trachite regolarmente squadrati su cui si Poggiano degli ambienti di pianta rettangolare di pezzatura irregolare in uno dei quali si Individua una vaschetta in trachite.
Sono presenti inoltre in un’area attigua dei lacerti murari pertinenti ad un vano, munito di sogna soglia, ed un lastricato realizzato sempre in trachite di forma regolare attribuibile ad età romana -tardo romana.
La presenza di questi resti in prossimità delle Domus de Janas testimoniano la continuità di sviluppo del tessuto edilizio di un inserimento insediamento organico che si dispone alla base del costone roccioso in cui è stata scavata la Necropoli di Sant’Andrea Priu.
Questa scoperta rafforza e conferma la caratteristica del sito di Sant’Andrea frius come pluristratificato a partire dal Neolitico fino almeno al VI secolo dopo Cristo. Il complesso termale rivela uno sviluppo strutturale risultato di diverse fasi edilizie con più Vani collegati con funzioni di ambienti caldi e vasche destinate a Bagni o abluzioni con ulteriori vani che nel tempo anno vuto destinazioni diverse da quelle termali. Ne è derivata la necessità di un ampliamento del saggio al fine di completare la messa in luce degli ambienti parzialmente emersi durante i lavori, oltre al completamento dello scavo necessario per la comprensione della funzione dei vari ambienti e l’interpretazione dei rapporti stratigrafici tra le strutture murarie e la datazione dell’insegnamento.
A tal fine è stato predisposto un protocollo d’indagini prescavo utilizzando la tecnica delle prospezioni georadar con il duplice scopo di rilevare eventuali anomalie riconducibili alla presenza di ulteriori tombe o insediamenti archeologici, anche di altra natura, ed individuare eventuali anomalie strutturali che potessero, in qualche misura, avere collegamenti con quanto rilevato nei precedenti scavi.
3. INTRODUZIONE ALL’INDAGINE
Questo documento raccoglie i risultati delle prime prospezioni Georadar eseguite nel complesso archeologico della Necropoli Di Sant’Andrea Priu.
La campagna di prospezioni radar è stata effettuata nell’agro di Bonorva (SS), per conto della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le Province di Sassari e Nuoro
Le prospezioni sono state realizzate in due differenti lotti.
3.1 Scopo dell’indagine
Le prospezioni radar eseguite nell’area della necropoli di Sant’Andrea Priu, nell’agro di Bonorva, hanno avuto come scopo la rilevazione di anomalie che possano far pensare alla presenza di ulteriori tombe o altri manufatti archeologici;